31 luglio 2025
Nel settore della cartoleria Mazzarella opera da oltre cento anni e oggi, con più di 400 fornitori e 40.000 clienti, è tra i maggiori distributori dell’Italia centro-meridionale. Tra i prodotti distribuiti dall’azienda, figurano anche articoli per l’ufficio, articoli da regalo e per la casa.
Nei 1.000 mq del punto vendita sono disponibili più di 30.000 prodotti.
Mazzarella distribuisce in esclusiva regionale e nazionale diverse linee di prodotti, la carta Clairefontaine, la modulistica Data Ufficio, le pile Energizer, le calcolatrici e il materiale per ufficio iCount, le penne Plume, e le agende Quo Vadis.
“Tutto ha avuto inizio tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando il bisnonno dell’attuale generazione attraversava la Calabria e la Sicilia a bordo di un calesse, seguito poi dai carri che trasportavano carta”, racconta Giancarlo che, con i fratelli Pierpaolo e Marco (Angelo scomparve tragicamente) ha preso le redini dell’azienda.
La prima vera attività commerciale è nata grazie alla sorella della nonna, che aprì un negozio di carta a Piazza Mercato. L’attività fu poi portata avanti dal nonno. Negli anni successivi, l’impresa crebbe tra i vicoli del centro storico di Napoli. Con il passare del tempo, l’azienda è passata in mano ai figli, tra cui Vittorio che ha guidato l’azienda fino alla sua scomparsa, nel 2011.
“Già nel 1986 aveva capito l’importanza di investire in nuovi spazi: da qui l’intuizione di un capannone al CIS di Nola. Aveva una visione moderna e aperta al marketing: fece distribuire volantini e biglietti da visita a tutte le aziende del distretto per far conoscere l’attività, omaggiando una piantina, che portavo io stesso”, racconta Giancarlo. Ogni giorno raggiungeva Napoli per incontrare fornitori e rappresentanti. Dopo anni di lavoro, nel 1994 l’azienda si trasferì stabilmente al CIS.
L’azienda è stata anche pioniera nel commercio online, lanciando uno dei primi siti dedicati all’ingrosso di cartoleria. I primi anni sono stati complessi: spedizioni difficili, pagamenti lenti, e un mercato digitale ancora in fase embrionale. L’e-commerce B2C non era ancora decollato, e Amazon era solo un nome emergente.
Tutto è cambiato con un’esperienza personale: uno dei membri della famiglia cercava un cavo introvabile, reperito solo su Amazon. L’ordine arrivò prima del previsto, dimostrando le potenzialità del commercio digitale. Da quel momento, l’azienda ha deciso di investire seriamente nel canale online.
Durante la pandemia, è stato proprio il sito web aziendale – e soprattutto la presenza su Amazon – a sostenere l’attività. Sono stati venduti grandi volumi di gel igienizzanti e mascherine. Le vendite online hanno superato quelle tradizionali: un vero punto di svolta che ha segnato il passaggio definitivo al digitale.
Oggi il futuro dell’azienda è sempre più orientato all’online, ma richiede competenze, aggiornamento e capacità di adattamento. Non mancano gli ostacoli: le spedizioni internazionali, ad esempio, risultano paradossalmente più economiche da Cina e Germania verso l’Italia che non dall’Italia verso l’estero. Una disparità che penalizza le aziende italiane, anche per ordini minimi, e che richiederebbe un intervento a livello politico.
Nonostante tutto, l’azienda oggi vende in tutta Europa e persino a Singapore, grazie alla forza delle piattaforme digitali. Il futuro sarà sempre più interconnesso, con l’intelligenza artificiale destinata a entrare stabilmente nella gestione quotidiana.
Anche la stagionalità del settore è cambiata: la “stagione scolastica” si è diluita lungo tutto l’anno.